L'Albicocco (Prunus Armeniaca), di origine asiatica, è un albero a foglia caduca che può raggiungere i 12-13 metri allo stato selvatico. Nelle coltivazioni, tuttavia, la pianta viene tenuta sotto i 3,5 metri per agevolare la raccolta dei frutti. Ha una chioma a ombrello, con tronco e rami sottili e leggermente contorti. Le foglie sono ellittiche, con punte acuminate e bordo seghettato e piccioli rosso violaceo. La larghezza media è di 7–8 cm, ma varia da una cultivar (varietà) all'altra. I fiori sono singoli, ma sbocciano a gruppetti che si situano all'attaccatura delle foglie. Hanno 5 sepali e petali, molti stami eretti e variano dal bianco puro ad un lieve colore rosato. L'albicocco produce frutti carnosi, detti drupe, di forma ovoidale, solcati longitudinalmente, con la buccia vellutata di un colore che varia dal giallo chiaro all'arancio intenso, secondo le varietà. La polpa è tenera e succosa. I frutti maturano tra giugno e luglio e vanno raccolti maturi, quando il colore vira verso il rosso o l'arancio nella parte esposta al sole. L' albicocco vuole un clima temperato-caldo e nel nostro paese si adatta bene ovunque. Per fiorire necessita di un certo periodo con temperature inferiori a 7°C. Intensi freddi invernali possono causare danni mentre i freddi tardivi risultano dannosi sulla fioritura. Non ha particolari esigenze di terreno e l’irrigazione deve essere frequente e regolare.